Le origini del mito
Barolo d’Alba
Andiamo a scoprire quali sono la storia, le caratteristiche e l’abbinamento tra piatti tipici piemontesi e il re dei vini del territorio, il Barolo d’Alba.
L’origine del vino Barolo
Per risalire alle origini del vino Barolo bisogna tornare indietro nel tempo sino agli inizi del XIX secolo. In questo periodo, infatti, la famiglia Falletti – all’epoca marchesi di Barolo – iniziò a produrre questo vino nei vigneti di loro proprietà. Questa storia è avvolta nella leggenda: si narra infatti che la marchesa Falletti offrì in regalo al Re Carlo Alberto ben 300 barili da carro di Barolo, su richiesta dello stesso sovrano desideroso di degustare questo nuovo vino. Carlo Alberto ne rimase immensamente colpito e decise di acquistare in prima persona la tenuta di Verduno per avviare una produzione propria di vino Barolo. Da qui nasce la nobiltà del Barolo, che da sempre riscuote grande successo sulle tavole degli italiani e del mondo intero.
La degustazione del Barolo
Quando si procede alla degustazione del Barolo emerge subito la sua caratteristica principale, il colore rosso trasparente che si tinge di toni aranciati man mano che invecchia. Il Barolo è infatti prodotto con le uve del Nebbiolo e viene fatto affinare per non meno di 3 anni, di cui 18 mesi all’interno della botte. Il Barolo Riserva, invece, viene definito tale solamente a seguito di cinque anni di invecchiamento. Un’altra peculiarità che si nota durante la degustazione del Barolo è il fatto che il suo bouquet emana profumi di frutti rossi, liquirizia, ciliegie, anice e pepe.
Quali abbinamenti sono consigliati con il Barolo d’Alba
Il Barolo d’Alba trova la sua massima espressione quando viene abbinato a piatti a base di tartufo o alla pasticceria secca. Inoltre è molto apprezzato durante gli aperitivi a base di taglieri di formaggi stagionati. È ottimo poi con la carne rossa, come arrosti, selvaggina, stracotti e brasati. Il Barolo d’Alba deve essere servito ad una temperatura ideale di 18-20 gradi, in modo da assaporarne appieno il sapore. La gradazione alcolica si aggira solitamente intorno ai 13 gradi. Ne esistono di quattro diverse varietà e sfaccettature: Canubbi, Sarnassa, Costa rose e Brunate.